IL LABORATORIO

Questo laboratorio ha avuto luogo presso Santa Maria delle Rose, chiesa che dal 2000 ospita la mostra permanente di arte sacra di Guido Dettoni della Grazia in Assisi.

tutte le tenebre del mondo non possono spegnere la luce di una sola candela

al laboratorio
parteciparono
otto persone

ANEZKA NOVOMETSKA (Repubblica Ceca)
BARBARA GREGORAT (Italia)
FRANCISCA MONTILLA (Spagna)
LORELLA FALASCHI (Italia)
MARTA VIZCAINO (Spagna)
PACIFIKA JUSKOVA (Slovacchia)
ROSANNA ANTONIONO (Italia)
SARA SANTOPAOLO (Italia)

L'ESPERIENZA

Primo giorno

Questo laboratorio propone una "sosta nel cammino" per vivere il Cantico delle Creature al di là dell’intelletto, con le mani e in cecità.

Ai piedi del TAU, le partecipanti ricevettero la cera tiepida malleabile.

Questa cera, realizzata apposta per questi processi creativi è il frutto di una lunga esperimentazione che Guido Dettoni ha condotto per arrivare a questa formula magistrale.

A 4 MANI

Per sentire che erano parte di un tutto ed entrare in pieno contatto con la materia, le partecipanti modellarono la cera in coppie, una di fronte all’altra con gli occhi bendati.

A 2 MANI

La cera modellata a 4 MANI fu riciclata per usarla durante il processo creativo individuale a 2 MANI, ispirato dal Cantico delle Creature recitato da Francesco Carnelutti:

Allora, le mani si muovono nella cera per creare la forma che testimonia l’esperienza vissuta.

IL CANTICO TATTILE

Alla fine, per indurirle, le forme si sommergono in acqua fredda, quasi un battesimo, per conservarle e fotografarle da diversi punti di vista.

Le forme diventano il nesso tattile tra il loro autore e la memoria di quanto vissuto.

LE TESTIMONIANZE

Secondo giorno

Le partecipanti si riunirono per condividere la loro esperienza e lasciarne testimonianza.
Ascoltando la riproduzione integrale che segue, sentiamo che la "sosta" le ha condotte a una esperienza spirituale ed emotiva di cui la forma creata è testimonianza. Una volta rivelato ciò che l’ha ispirata, la forma, se contenuta di nuovo tra le mani, ne diventa il nesso di unione.
Furono accolte come osservatrici, non avendo potuto partecipare il giorno prima, Silvia Orciari e Simona Fratti.

IL CANTICO VISIVO

Mentre le forme tattili sono il nesso di unione con quanto vissuto, dunque registrate nella “memoria” di ogni autrice, le immagini delle forme possono illustrare il Cantico, essendo “presenza” per tutti. Le figure che appaiono nel Cantico e perciò nella narrazione visiva sono, fratello sole, sorella luna, sorelle stelle, fratello vento, sorella acqua, fratello fuoco, madre terra e sorella morte.
Guido Dettoni della Grazia trasmuta digitalmente le forme, convertite in immagini, nelle tavole che illustrano le figure del Cantico. Guido Dettoni della Grazia scopre le presenze con cui generare digitalmente le immagini di fratello sole, sorella luna, sorelle stelle, fratello vento, sorella acqua, fratello fuoco, madre terra e sorella morte.

Fratello SOLE

Trasmutazuione della immagine della forma di Lorella Falashi.

Sorella LUNA

Trasmutazuione della immagine della forma di Pacifika Juskova.

Sorelle STELLE

Trasmutazuione della immagine della forma di Barbara Gregorat.

Fratello VENTO

Trasmutazuione della immagine della forma di Anezka Novomestska.

Sorella ACQUA

Trasmutazuione della immagine della forma di Francisca Moltilla.

Fratello FUOCO

Trasmutazuione delle immagini delle forme di Lorella Falschi e Francisca Montilla.

Madre TERRA

Trasmutazuione delle immagini delle forme di Lorella Falschi, Pacifika Juskova, Barbara Gregorat, Anezka Novomestska, Francisca Montilla, Rossana Antoniono, Sara Santopaolo e Marta Vizcaino.

Sorella MORTE

Trasmutazuione delle immagini delle forme di Marta Vizcaino, Francisca Montilla e Barbara Gregorat.

IL CANTICO SONORO

Silvia Orciari scopre i suoni delle otto tavole del Cantico visivo, le interpreta con la sua voce, svelando inoltre il nesso acustico tra esse e la scala in do maggiore.

La versione sonora diventa presenza, lasciando le parole del Cantico all’intima memoria di ognuno.